Facile
ITINERARIO NATURALISTICO
L'itinerario di Gelsi Bianchi, nel territorio di Ciminà, prende vita dall'idea decennale di Pino Antonini, ispirata liberamente dal celebre libro di Alessandro Gogna. La narrazione di Pino su Gelsi Bianchi risale almeno al 2009: lingue di roccia lunghe diversi chilometri, risalite in arrampicata all'epoca da Gogna, che ha rivelato la roccia del sud come una nuova dimensione alpinistica. Esplorato con la moderna tecnica del canyoning, nel 2020, da Pino Antonini e amici, dopo l'iniziale chiodatura di Natale Amato, oggi è stato reso accessibile a chiunque desideri percorrerlo. Per circa tre ore di spensieratezza, a piccoli gruppi, conviene lasciare l'auto nei pressi del Mulino del Principe e prepararsi ad affrontare circa 200 metri di dislivello tramite una vecchia mulattiera che in mezz'ora ci conduce a prendere un sentiero e poi raggiungere l'alveo del torrente. Appena svoltiamo una curva, l'itinerario si svela già in tutta la sua bellezza: siamo letteralmente rapiti dal bianco granito modellato e levigato dall'acqua, praticamente coperto da alberi che celano bene questa meraviglia persino a Google Earth.
Iniziano subito una serie di piccole ma profonde verticali, arricchite da scivoli tipo toboga, piccole calate in corda e qualche tuffo quasi millimetrico in pozze sorprendentemente pulite e invitanti. I giochi di luce che filtrano tra le pareti lo trasformano in un vero parco giochi, non troppo impegnativo, che non stanca mai e porta all'uscita a meno di 200 metri sul livello del mare. La sensazione rimane quella di un canyon ostile, dal fascino ipnotico, che da un lato protegge i suoi tesori e dall'altro accoglie per la sua semplicità.
Facile
Da Marzo a Ottobre
Mulino del Principe. Dal parcheggio, circa 200m di dislivello per quasi un chilometro su una vecchia ed importante mulattiera per raggiungere il punto dove un sentierino nel bosco condurrà proprio all’inizio del tratto inforrato, quello di più interesse.